Occhio presbite
Occhio emmetrope (vista normale)
Che cos’è la presbiopia
La presbiopia è un disturbo della vista, legato all’avanzare dell’età, caratterizzato dalla perdita graduale, progressiva e irreversibile della capacità di mettere a fuoco da vicino.
Sintomi
Il paziente presbite lamenta un “appannamento” della vista e un senso di stanchezza oculare, soprattutto durante la lettura e altre attività che vengono svolte a una distanza ravvicinata.
Cause
La causa principale della presbiopia è la perdita di elasticità del cristallino dovuta all’età, per cui la messa a fuoco da vicino risulta difficoltosa.
Correzione presbiopia
Il modo più diffuso di correggere la presbiopia consiste nell’uso degli occhiali.
I tipi di lenti a disposizione sono:
- lenti monofocali, con cui il paziente può vedere bene da vicino;
- lenti bifocali, che permettono una visione corretta da lontano e a una sola distanza ravvicinata (occhiali con le lunette);
- lenti multifocali o progressive, che consentono, con un solo paio d’occhiali, di vedere bene a più distanze.
Una nuova frontiera nella correzione della presbiopia è rappresentata dalla chirurgia refrattiva e dallo sviluppo di evolute tecniche di chirurgia del cristallino.
La correzione della presbiopia mediante chirurgia del cristallino si avvale dell’utilizzo delle lenti intraoculari (IOL) accomodative o multifocali. Queste lenti vengono inserite al posto del cristallino durante l’intervento di cataratta; ma è importante sottolineare che non tutti i pazienti sono idonei per questo particolare tipo di lente.
Nel caso della chirurgia refrattiva, mediante il laser (PRK o LASIK), invece, vengono realizzate sulla superficie della cornea zone concentriche che hanno diverse capacità d’ingrandimento (ossia differente potere refrattivo), le quali consentono di mettere a fuoco oggetti collocati a distanze diverse.