Occhio miope
Occhio emmetrope (vista normale)
Che cos’è la miopia
La miopia è un difetto visivo a causa del quale si vede sfocato da lontano, mentre la visione da vicino è buona. Nel linguaggio medico è definito un vizio di refrazione.
La miopia si può distinguere, sulla base dell’entità del difetto, in lieve (fino a 4 diottrie), media (da 4 a 9 diottrie), elevata (oltre le 9 diottrie).
Sintomi
Generalmente i pazienti miopi strizzano gli occhi socchiudendo le palpebre per cercare di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Quanto maggiore è il difetto visivo, tanto minore è la distanza alla quale si vede bene.
Cause
Le cause principali della miopia sono tre:
- bulbo oculare più lungo del normale: è la causa più comune;
- curvatura della cornea o del cristallino maggiore della norma;
- aumento del potere refrattivo del cristallino (la lente all’interno dell’occhio è più potente della norma).
Correzione miopia
Tradizionalmente la miopia richiede lenti correttive (occhiali o lenti a contatto).
Gli occhiali sono il mezzo più diffuso e di facile uso, ma comportano inevitabili problemi visivi che aumentano quanto più è forte la miopia che correggono.
L’immagine risultante percepita dal soggetto miope è, infatti, rimpicciolita più la lente è forte ed è nitida solo nella porzione centrale a causa delle distorsioni (causate dalla periferia della lente stessa).
La qualità visiva migliora con l’applicazione delle lenti a contatto: non provocano rimpicciolimento o distorsione periferica dell’immagine; inoltre, permettono una visione nitida in tutte quelle situazioni in cui gli occhiali non sono adeguati (ad esempio, durante l’attività sportiva).
L’intervento laser agli occhi fornisce risultati molto buoni nei difetti lievi e medi, ma meno in quelli forti. Il laser agisce modificando la curvatura della cornea e, di conseguenza, il suo potere refrattivo (capacità d’ingrandimento), permettendo la focalizzazione dell’immagine sul piano retinico (immagine a fuoco).
Il laser ad eccimeri può essere utilizzato in due modi: sulla superficie anteriore della cornea e, in tal caso la procedura, si chiama PRK (“fotoablazione corneale di superficie”); oppure su uno strato più profondo della cornea (dopo aver eseguito una microscopica incisione semicircolare che consente di sollevare un sottile strato di tessuto chiamato lembo); in tal caso la procedura si chiama LASIK o cheratomileusi con laser ad eccimeri.
L’indicazione e la scelta del tipo di intervento viene presa dal chirurgo sulla base di variabili quali il tipo e grado di miopia, lo spessore corneale e le esigenze del paziente.
La correzione della miopia mediante chirurgia è rappresentata dall’impianto all’interno dell’occhio di una lente artificiale. La lente può essere aggiunta al cristallino naturale (IOL fachica) nella camera anteriore (davanti all’iride) o nella camera posteriore (davanti al cristallino), oppure può essere impiantata direttamente al posto del cristallino.
Le tecniche con cristallino artificiale sono, quindi, più invasive ed espongono l’occhio a qualche rischio supplementare (gli stessi degli altri interventi intraoculari come, ad esempio, quello di cataratta); consentono però di correggere le miopie più elevate (nelle quali le procedure laser non sono attuabili) e forniscono, a parità di miopia trattata, una qualità di vista migliore.