Secondo l’American Optometric Association, i bambini dovrebbero essere sottoposti ad un esame della vista verso i 5-6 mesi di età, poi all’età di 3 anni, e un terzo esame prima di iniziare la scuola.
In seguito, fate visitare il vostro bambino ogni due anni se non ha problemi di vista. Se invece porta gli occhiali, è bene eseguire l’esame della vista una volta all’anno. Rispettare queste frequenze è importante perché durante il periodo scolastico la vista può cambiare in modo repentino.
Buone capacità visive contribuiscono al successo scolastico.
Per altro, anche la vita sociale rischia di risentirne. I bambini tendono naturalmente ad assegnare compiti ai coetanei che reputano idonei. Un problema visivo sottovalutato rischia di inficiare una normale socializzazione.
Il classico esempio è la partita di calcio, quando si decidono i ruoli. I bambini che segnano più gol vengono scelti per il ruolo di attacco, i più collaborativi per impedire le avanzate avversarie in difesa.
I bambini naturalmente decidono chi può fare cosa. È importante dare a tutti le stesse opportunità.
Certamente sarebbe errato basare lo sviluppo del bambino solo su un fattore: l’educazione, la crescita, la socializzazione sono una somma di fattori e la prevenzione delle patologie di qualunque tipo è una parte sicuramente molto importante.
Senza decadere nell’apprensione, deve diventare una buona abitudine valutare tutti quei segnali che, per la vista o altre situazione, possono in futuro degenerare in qualcosa di più importante.
La migliore cura è sempre la prevenzione. Non dimentichiamo mai che come insegnano al nostro bambino a prendersi cura dei proprio destini, è importante che abbia consapevolezza che il suo organismo è il bene più grande di cui prendersi cura.