Un presidio utile, ma da usare solo sotto controllo medico
Le lenti a contatto sono uno strumento molto diffuso per la correzione dei difetti visivi, ma spesso vengono usate in modo improprio o superficiale. Come specialista della cornea, desidero ribadire l’importanza di proteggere la salute corneale in chi porta le lenti.
L’importanza di una prescrizione oculistica
La prima raccomandazione fondamentale per tutti i portatori di lenti a contatto è semplice:
fatevi sempre prescrivere le lenti da un medico oculista specializzato. Non da altre figure. Non da venditori, negozi generici o siti internet.
Solo lo specialista può:
- valutare se l’occhio è idoneo a tollerare una lente a contatto;
- decidere quante ore al giorno può essere indossata;
- scegliere il tipo di lente adatto e il difetto visivo da correggere;
- indicare se sia necessario affiancare anche un paio di occhiali in alcune condizioni.
Purtroppo oggi le lenti a contatto sono spesso banalizzate: si acquistano online o in negozi non specializzati come fossero prodotti standard, scegliendo la gradazione “a memoria”, basandosi sull’occhiale in uso.
Ma la lente a contatto è a diretto contatto con la cornea, e per questo motivo richiede valutazioni specifiche: la curvatura, l’anatomia, la tolleranza del tessuto devono essere analizzate prima di ogni prescrizione.
Visita oculistica: il primo passo
Tutto parte da una visita oculistica periodica, necessaria per controllare i difetti visivi e valutare le opzioni correttive.
Se il paziente desidera sapere se può usare le lenti a contatto, lo specialista deve verificare la tolleranza corneale, basandosi su parametri precisi.
Solo dopo questa valutazione, l’oculista potrà fare una prescrizione chiara, indicando il tipo specifico di lente da acquistare.
Non devono esserci passaggi intermedi o indicazioni fornite da altri professionisti. La responsabilità clinica è dell’oculista, e di nessun altro.
Tipi di lenti a contatto
Le lenti a contatto oggi disponibili sono molte:
- morbide
- semirigide
- rigide, usate in casi particolari
- progressive, che correggono contemporaneamente la vista da lontano, da vicino e a distanza intermedia
Ma la diffusione commerciale non deve trarre in inganno: una lente molto venduta non è necessariamente adatta a tutti. Ogni lente poggia su un tessuto delicato come la cornea, e deve essere prescritta e monitorata con attenzione.
Non fidarsi solo della nitidezza visiva
Molti pazienti pensano che, se ci vedono bene con la lente, allora sia tutto a posto.
Non è così.
Alcune problematiche, come infiammazioni o microlesioni, possono svilupparsi in modo subdolo. E quando il paziente avverte disturbi come occhio rosso, lacrimazione eccessiva o opacità visiva, potrebbe essere già troppo tardi.
Un rischio moltiplicato per la cornea
Le lenti a contatto aumentano di tre volte la superficie di scambio tra l’occhio e l’ambiente esterno.
Questo perché, oltre alla superficie naturale della cornea, si aggiungono:
- la faccia posteriore della lente a contatto (che poggia sulla cornea),
- la faccia anteriore della lente (esposta all’aria e ai microrganismi).
Questo aumento espone l’occhio a un maggior rischio di contatto con germi, batteri e agenti atmosferici.
Ecco perché l’uso delle lenti a contatto non deve mai essere gestito con leggerezza. Va sempre seguito da un medico chirurgo specialista in oculistica.