La chirurgia refrattiva è l’insieme delle tecniche chirurgiche finalizzate a correggere i difetti visivi eliminando la dipendenza da occhiali o lenti a contatto. Viene spesso identificata con la cosiddetta “operazione laser”, ma in realtà comprende diversi approcci, che variano a seconda del tipo di difetto e delle caratteristiche dell’occhio del paziente.

Che cos’è la chirurgia refrattiva
Per chirurgia refrattiva si intende l’intervento che modifica le strutture oculari responsabili del potere di messa a fuoco, così da ridurre o eliminare i principali difetti visivi:
La finalità è ottenere una buona qualità visiva senza correzione ottica. Tuttavia, la riuscita presuppone che tutte le strutture oculari siano in salute e funzionino correttamente.
Quali difetti si possono correggere
Il difetto più trattato è la miopia, che in genere si manifesta già in età infantile. Molti pazienti, stanchi della dipendenza dagli occhiali, richiedono l’intervento già dai 20 anni.
Dai 25 anni in poi sono frequenti i difetti composti, come miopia associata ad astigmatismo o ipermetropia.
Dopo i 40 anni compare anche la presbiopia, con la perdita della capacità di messa a fuoco da vicino.
La chirurgia refrattiva, nelle sue diverse varianti, può quindi intervenire su situazioni semplici o miste, adattandosi all’età e alle esigenze visive del paziente.
Evoluzione tecnologica
Negli ultimi decenni la chirurgia refrattiva ha compiuto enormi progressi. Le tecniche utilizzate venti o trent’anni fa non sono paragonabili a quelle attuali, grazie a strumenti di altissima precisione, capaci di lavorare con accuratezza nell’ordine del micron. Questo livello tecnologico permette oggi di offrire risultati più sicuri e prevedibili.
La lensectomia per i pazienti oltre i 45 anni
Per i pazienti sopra i 45-50 anni, l’approccio più indicato è spesso la lensectomia: consiste nella rimozione del cristallino naturale e nella sua sostituzione con una lente intraoculare costruita su misura. Questa lente consente di correggere miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia in un unico intervento.
Candidati e limiti
Non tutti i pazienti sono candidabili alla chirurgia refrattiva. La valutazione preoperatoria ha lo scopo di verificare la salute complessiva dell’occhio e di escludere eventuali patologie occulte.
In particolare, la miopia deve essere stabile: eseguire un intervento in fase di progressione comporterebbe la necessità di ulteriori correzioni nel tempo. Nei casi di miopia molto elevata o di conformazioni oculari non fisiologiche, l’intervento può non essere indicato.
Tecniche e personalizzazione
Non esiste una sola tecnica valida per tutti. Alcuni pazienti necessitano di soluzioni temporanee, altri possono beneficiare di correzioni definitive. Esistono, ad esempio, lenti intraoculari rimovibili che offrono una correzione reversibile nei giovani con difetti elevati ma ancora instabili.
La scelta del trattamento è sempre il risultato di una valutazione condivisa tra chirurgo e paziente, che tiene conto delle condizioni cliniche e delle aspettative personali.